Cascina Marasco ha l’onore di collaborare con i professori Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando e di percorrere insieme a loro un percorso sperimentale che si basa sul concetto di popolazioni evolutive di grano, mostrando che la cultura della diversità è importante anche in campo agricolo.
La nostra Cooperativa è consapevole dei problemi legati all’agricoltura, soprattutto di quelli che riguardano il nostro territorio padano. I metodi industriali che utilizzano chimica di sintesi impoveriscono i terreni, anticamente fertilissimi, della Valle del Po e il cambiamento climatico minaccia la produzione sana e naturale dei cibi nelle nostre terre.
Cascina Marasco ha l’onore di collaborare con i professori Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando, genetisti di fama internazionale, e con il dr. Franco Bazzani – nostro responsabile dell’area agronomica del progetto – per percorrere insieme a loro un percorso sperimentale che si basa sul concetto di Popolazioni Evolutive del grano, dimostrando che la cultura della diversità è fondamentale anche in campo agricolo.
L’obiettivo è quello di trovare la pianta adatta ad ogni ambiente senza che quest’ultimo venga modificato. In che modo? Creando un miscuglio di semi di varietà diverse della stessa specie – in questo caso grano tenero – per poi seminarli in campo e affidarsi all’evoluzione spontanea della natura per cui le varietà si incrociano in maniera naturale, influenzate dalle caratteristiche tipizzate del luogo di semina. Il miscuglio diventa così una popolazione che si evolverà per arrivare nei prossimi anni al…seme di Agro!
Dopo la raccolta, la nostra equipe di tecnici, tirocinanti e volontari procede – con l’ausilio dei ricercatori – alla selezione delle piante e dei singoli chicchi per la successiva fase di “ibridazione”. Si realizza così un modo di coltivare che si può chiamare miglioramento partecipativo, dove il contadino si riappropria della selezione delle proprie sementi creando un prodotto “agricolturalmente” adatto al suo terreno e alla sua comunità.
La tecnica delle popolazioni evolutive, oltre a garantire un completo rispetto ambientale, diventa una risposta concreta al cambiamento climatico, dove sono le piante che si adattano naturalmente alle variazioni di temperatura ed alle condizioni atmosferiche, senza bisogno di chimica di sintesi.
I nostri problemi globali hanno bisogno di risposte locali. Salvatore, Stefania e Franco ci credono e noi con loro.
Questa moltitudine di varietà è il concetto agricolo che si sposa perfettamente e metaforicamente con il nostro modo di intendere la socialità, dimostrando ancora una volta che la diversità è un valore aggiunto, che può salvare tanto di ciò che stiamo trascurando da troppo tempo.